Monte Sant’Angelo (Foggia), antica e rinomata Città dalla quale il culto dell’Arcangelo Michele si è irradiato in tutto l’Occidente cristiano. Qui la mattina del Venerdì Santo, nella chiesa di San Benedetto di anno in anno l’ Ufficio delle Tenebre (o “Lamentazioni o Lezioni”) torna a riecheggiare: si tratta di melodie venute da epoche lontane che nessuno ha mai trascritto e che, proprio per questo, hanno potuto scorrere duttilmente attraverso le mani e la voce di generazioni di organisti. La magia evocativa di quelle musiche sacre popolari ogni Venerdì Santo si mescola con i vari registri sonori e genuini dell’organo a canne seicentesco, fornendo agli antichi testi latini pre-conciliari un ricco e variegato tessuto lirico – drammatico sul quale prende corpo un poema musicale senza autore e senza tempo.
I riti della Settimana Santa in Puglia, a Monte Sant’Angelo (Gargano), affidano un ruolo delle Confraternite: un fenomeno tuttora assai vivo coi i suoi particolari ed antichissimi riti, fra i quali l’ ‘Ufficio delle Tenebre’ del Venerdì Santo che culmina nel ‘Miserère’ e nel cosiddetto ‘terremoto’.
“I giorni della Settimana Santa sono giorni di mestizia e di raccoglimento; il pensiero vola lontano lontano; si ricordano le vergini purezze dei primi anni […] e si rammenta la tradizione religiosa trasmessa dai genitori”. Con questi pochi tratti il noto etnologo garganico, Giovanni Tancredi delinea molto appropriatamente l’atmosfera del cosiddetto triduo pasquale a Monte Sant’Angelo (Foggia), antica e rinomata Città dalla quale il culto dell’Arcangelo Michele si è irradiato in tutto l’Occidente cristiano. La mattina del Venerdì Santo, dunque, nella chiesa di San Benedetto di anno in anno le “Lamentazioni o Lezioni” tornano a riecheggiare.
Chiesa di San Benedetto | 18/04/2025 | 09:30 | Ufficio delle Tenebre |
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