La Settimana Santa di Conversano è un evento di grande valore religioso e culturale, che affonda le sue radici in tempi antichi e si distingue per la profondità spirituale e la ricchezza di tradizioni popolari. Il cuore di questa celebrazione si trova nei riti del Giovedì e Venerdì Santo, che sono i momenti più significativi. La storia di questi riti è legata a eventi storici che ne hanno segnato l’evoluzione nel tempo. Il Bacio del Cristo Nero è senza dubbio il rito più emblematico. Questo evento che ha inizio la sera del Giovedì Santo con il pellegrinaggio dei fedeli presso il Monastero di Santa Maria dell’Isola e prosegue con la processione che muove alle ore 03.00 del Venerdì Santo ha origini lontane e si collega ai padri Osservanti Zoccolanti dell’Ordine Francescano di San Bernardino da Siena, che abitavano il Monastero di Conversano. La storia del Cristo Nero è intrinsecamente legata anche alla famiglia Tarsia-Mastronardi, che ha continuato a preservare e tramandare questo rito dopo l’Unità d’Italia, quando gli immobili ecclesiastici vennero trasferiti ai privati. Durante la mattina del Venerdì Santo, la processione dell’Addolorata esce dalla Chiesa del Carmine. Il simulacro dell’Addolorata, che risale circa al 1700, rappresenta la Madre di Gesù e tiene nelle mani un fazzoletto bianco e tre chiodi in argento, simboli della Passione. Il suo cuore è trafitto da uno spadino in argento, un dettaglio che aggiunge una dimensione di sofferenza al suo aspetto. Nel pomeriggio del Venerdì Santo anche a Conversano si svolge la processione dei Misteri, essa ha radici antichissime, originariamente si svolgeva all’interno dei monasteri e dei vari luoghi di culto. Solo nel XVIII secolo questa processione cominciò ad essere celebrata pubblicamente. La sua origine è legata alla costruzione della Chiesa della Passione nel 1655. Un altro elemento caratteristico dei riti conversanesi è rappresentato dai Cantori del Venerdì Santo, che intonano antiche nenie.
I simboli che contraddistinguono i Riti della Settimana Santa conversanese sono : -il bacio del piede al Cristo Nero: i cittadini, dopo l’adorazione dei vari Altari della Reposizione (in gergo “il giro dei Sepolcri”), si dirigono presso il monastero di Santa Maria dell’Isola dove l’antico crocifisso del Cristo Nero viene esposto al culto dei fedeli, i quali, spesso a piedi, raggiungono il complesso monastico per baciare il piede della sacra Effige. Alle ore 03.00 del Venerdì Santo dal Monastero si muove una lenta processione che porta il Cristo nero nel centro cittadino, accompagnato dai fedeli con le candele, dai trionfi di fiori e dai lampari; -i Cantori del Venerdì Santo: altro aspetto storico dei Riti della Settimana Santa di Conversano è costituito dai Cantori del Venerdì Santo, i quali intonano antiche nenie, tratte in parte dai testi sacri e interpretate con semplicità e spontaneità secondo la tradizione popolare, che conferiscono un tono di contenuta mestizia alle suggestive processioni del Venerdì Santo; -i Musici dell’Isola: sono coloro che aprono la processione del Cristo Nero suonando il tamburo e il flagioletto. Eseguono una melodia flebile che si può suddividere per caratteristiche tecniche in una parte allegorica e in una parte struggente, quest’ultima melodia richiama i fedeli per l’adorazione del Crocifisso. Le statue dei Misteri, l’Addolorata del Purgatorio e l’Addolorata dei Sette Dolori. Il Sacro Legno è la croce che chiude la processione nella quale è conservata una reliquia della Croce Santa del Cristo, viene portata dal Vescovo insieme ai massimi rappresentanti del Capitolo Cattedrale. Un elemento immancabile dei Riti della Settimana Santa di Conversano è la Banda Musicale, la quale esegue marce struggenti, tra cui la sinfonia del “Trovatore” di Giuseppe Verdi molto cara alla popolazione Conversanese.
Ogni anno la gente di Conversano, rinnova il suo sacro patto con il suo amato Signore. Un patto secolare e sempre vivo che si manifesta in quel bacio che tutti offrono al Cristo Nero dell’Isola. Il piede, consunto dal perenne gesto è il luogo sul quale tutti depongono la loro silenziosa preghiera. Un “grazie”, un “ti supplico”, a volte anche un “perchè mi hai fatto questo”. Eppure, in tanta informale riverenza o sacra ‘irriverenza’, si riassume l’indissolubile legame con Gesù, prima che santo, uomo come noi, fratello, eterno confidente. La notte del venerdì santo, alle 4, in processione il piccolo Crocifisso viene portato dal monastero di Santa Maria dell’Isola, in città. E mentre percorre le strade per tutta la mattinata, portato con devozione dai sacerdoti, dalle autorità, da devoti e pellegrini, a piccole soste tutti, prima o poi baciano il piede brunito. I cantori intonano il Miserere, il flauto e il tamburo annunciano il suo atteso arrivo. Il Vescovo, infine, dall’alto del suo palazzo impartisce la solenne benedizione. Il Patto è stato rinnovato. Un altro carattere identitario del Venerdì Santo Conversanese è la devozione verso la Madonna Addolarata, la quale la mattina gira per le vie della Città alla ricerca del figlio , mentre nel pomeriggio la commozione e la preghiera è rivolta alla processione dei misteri la quale racchiude due momenti fortemente identitari e che ancora oggi riescono a coinvolgere una grande partecipazione popolare, essi sono la benedizione con il Sacro Legno ed il saluto tra i simulacri dell’Addolorata del Purgatorio e Gesù morto (il Cataletto).
18/04/2025 | 03:00 | PROCESSIONE CRISTO NERO ” GESU’ DELL’ISOLA “ |
18/04/2025 | 10:00 | PROCESSIONE ADDOLORATA DEL CARMINE |
19/04/2025 | 19:00 | PROCESSIONE DEI SACRI MISTERI |
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